La prima Scozia di Gregor Townsend è chiamata ad una impresa quasi impossibile, vincere a Dublino dove l’Irlanda nel Sei Nazioni ha perso una partita negli ultimi 5 anni e dove la Scozia non vince dal 2010.
Per provare a scalare questo Everest il coach scozzese seleziona una squadra basata molto sullo stato di forma dei giocatori.
In prima linea Rory Sutherland è l’unico giocatore di Edinburgh nei primi 5 marcati Galsgow, insieme a lui Frase Brown, vice capitano e Zander Fagerson, solido ball carrier.
La coppia di seconde è composta dall’ottimo Jonny Gray e da Scott Cummings, che si conferma un gran lavoratore in campo. La parola d’ordine per i primi 5 voluti da Townsend è coesione.
Il reparto di terza linea è tutto marchiato Edinburgh. Jamie Ritchie fa coppia con Hamish Watson,uno dei giocatori più interessanti del torneo, ottimo ball carrier compatto e recuperatore di pallone. Conquista il suo primo cap Nick Haining che trova posto visto il lieve infortunio a Magnus Bradbury.
Mediana composta da Ali Price, che raccoglie l’eredità di Laidlaw, e da Adam Hastings che avrà il compito non semplice di non far rimpiangere Finn Russell. La coppia si conosce molto bene giocando insieme nel club ma non è completamente rodata a livello internazionale.
Duo di Glasgow anche tra i centri composto da Sam Johnson, giocatore prezioso per intelligenza e concretezza, e da Huw Jones che ritrova la nazionale dopo aver perso il mondiale e che al 6 Nazioni ha sempre sfoderato le sue migliori prestazioni.
Il triangolo allargato vede l’esperienza e la sicurezza di Sean Maitland, Blair Kinghorn che gioca principalmente come estremo ma che al suo esordio l’anno scorso come ala ha dato grande spettacolo, e Stuart Hogg, semplicemente uno dei migliori giocatori al mondo nel suo ruolo.
Panchina pronta a dare un buon impatto, soprattutto dal punto di vista fisico con Stuart McInally, Allan Dell e Simon Berghan in prima linea, il potente Ben Toolis e l’altrettanto fisico Cornell du Preez. A disposizione anche l’imprevedibile George Horne, Rory Hutchinson chiamato probabilmente a coprire il ruolo di apertura in caso di emergenze e il centro di Gloucester Chris Harris.
Scozia chiamata ad una impresa difficile, Townsend quindi punta il focus sull’approccio dei suoi giocatori a cui chiede di essere pronti alla sfida cercando di rimanere il più possibile dentro la partita imponendo la propria fisicità.
La formazione:
Scozia: 1 Rory Sutherland, 2 Fraser Brown, 3 Zander Fagerson, 4 Scott Cummings, 5 Jonny Gray, 6 Jamie Ritchie, 7 Hamish Watson, 8 Nick Haining, 9 Ali Price, 10 Adam Hastings, 11 Blair Kinghorn, 12 Sam Johnson, 13 Huw Jones, 14 Sean Maitland, 15 Stuart Hogg
16 Stuart McInally, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Ben Toolis, 20 Cornell du Preez, 21 George Horne, 22 Rory Hutchinson, 23 Chris Harris